Accessibilità digitale: oltre la conformità, verso un futuro inclusivo


L’accessibilità digitale è oggi un requisito essenziale, sia per motivi etici che normativi, e rappresenta un’opportunità di business. Con l’European Accessibility Act in vigore dal 2025, le aziende dovranno garantire servizi digitali fruibili per tutti. Un design accessibile non solo elimina le barriere per le persone con disabilità, ma migliora l’esperienza utente generale, offrendo vantaggi legali, reputazionali e competitivi. Integrare l’accessibilità fin dalle prime fasi di sviluppo è fondamentale per creare soluzioni inclusive e conformi agli standard internazionali.
Accessibilità digitale: oltre la conformità, verso un futuro inclusivo
Nel panorama digitale attuale, l'accessibilità non può più essere considerata un’opzione, ma è diventata un requisito fondamentale per le aziende sia a livello normativo, sia per questioni etiche e di inclusività.
Il rapporto The WebAIM Million 2024 evidenzia che il 95,9% delle home page analizzate presenta errori di conformità agli standard WCAG - Web Content Accessibility Guidelines, che definiscono i criteri essenziali per rendere i contenuti digitali accessibili anche a chi ha disabilità visive, uditive, motorie o cognitive.
Nonostante un lieve miglioramento rispetto al 96,3% del 2023, negli ultimi cinque anni la riduzione complessiva degli errori è stata solo dell’1,9%, segno che le barriere digitali restano un ostacolo per molti utenti.
Con l’entrata in vigore dell’European Accessibility Act (EAA) il 28 giugno 2025, le aziende dovranno garantire che siti web, intranet, sistemi documentali, applicazioni e altri sistemi digitali rispettino specifici requisiti di accessibilità, rendendo i servizi fruibili a tutti, indipendentemente dalle capacità individuali.
Il Quadro Normativo: European Accessibility Act e Legge Stanca
L’accessibilità digitale è sempre più al centro delle normative europee e nazionali.
In Italia, la Legge Stanca (Legge 4/2004) è stata inizialmente introdotta per garantire il diritto di accesso alle informazioni e ai servizi digitali attraverso i siti della Pubblica Amministrazione. Successivamente, il suo ambito di applicazione è stato ampliato anche ai soggetti privati che che registrano un fatturato medio annuo superiore a 500 milioni di euro negli ultimi tre anni, al fine di promuovere una più ampia inclusione digitale. L’attuazione della Legge Stanca è supervisionata dall’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID), che ne definisce le linee guida per la conformità.
Con il decreto legislativo n. 106 del 2018, l’Italia ha recepito la Direttiva UE 2016/2102, estendendo gli obblighi di accessibilità e adeguandosi agli standard europei.
Dal 28 giugno 2025, l’European Accessibility Act (EAA) rappresenterà un ulteriore passo avanti, creando un quadro normativo uniforme in tutta l’Unione Europea. Con l’introduzione dell’EAA, tutte le aziende saranno chiamate ad adottare un approccio strutturato all’accessibilità.
Cosa significa concretamente Accessibilità Digitale
L’accessibilità digitale impatta milioni di persone. Secondo Eurostat, il 27% della popolazione dell’Unione Europea sopra i 16 anni – pari a 101 milioni di persone, ossia un adulto su quattro – vive con una qualche forma di disabilità. Ciò significa che molti utenti incontrano difficoltà nell’accesso ai contenuti digitali a causa di limitazioni sensoriali, motorie o cognitive.
Ma l’accessibilità digitale non riguarda solo chi presenta disabilità permanenti. Pensiamo a una persona che ha subito un infortunio e ha un braccio ingessato, a un genitore che tiene in braccio il proprio bambino o a chi si trova in un ambiente rumoroso e ha bisogno di sottotitoli per comprendere un video.
L’accessibilità digitale significa garantire a tutti la possibilità di interagire senza difficoltà con siti web, app, documenti, contenuti multimediali e sistemi aziendali.
Un sito accessibile, ad esempio, permette a una persona non vedente o ipovedente di navigare agevolmente grazie a strumenti come lo screen reader, offre la possibilità di ingrandire i contenuti per chi ha difficoltà visive, consente a chi ha un deficit uditivo di fruire dei sottotitoli nei video e agevola chi ha limitazioni motorie permettendo la navigazione senza l’utilizzo del mouse.
L’accessibilità digitale crea benefici concreti per l’intera comunità, analogamente a quanto avviene per gli spazi fisici. Ad esempio, le rampe sui marciapiedi, nate per le persone in sedia a rotelle, si sono rivelate utili anche per ciclisti, genitori con passeggini e anziani. Allo stesso modo, un’interfaccia digitale accessibile migliora la navigazione per tutti.
L'importanza di un design accessibile e inclusivo
Integrare l’accessibilità by design, fin dalle prime fasi di sviluppo, è fondamentale per creare esperienze digitali davvero inclusive e intuitive.
Questo significa garantire la fruibilità per tutti attraverso elementi chiave, come:
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Sottotitoli e trascrizioni per video e audio.
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Testi alternativi (alt-text) per le immagini.
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Struttura chiara e navigazione intuitiva.
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Contrasto e dimensioni del testo adeguati.
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Compatibilità con le tecnologie assistive.
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Diverse modalità di input per una navigazione fluida.
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Linguaggio semplice e diretto.
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Scelte cromatiche inclusive per chi ha deficit visivi.
Un approccio strutturato all’accessibilità non solo rispetta normative e requisiti tecnici, ma migliora l’esperienza utente. Un sistema accessibile è quindi più intuitivo, efficiente e inclusivo, portando benefici sia agli utenti che alle aziende.
I Vantaggi dell'Accessibilità Digitale
Investire nell’accessibilità digitale genera vantaggi concreti per le aziende sotto diversi aspetti:
Etico: garantisce il diritto di tutti a navigare e comprendere i contenuti.
Business: amplia il bacino di clienti e utenti. Un sito accessibile è più fruibile da tutti, compresi coloro senza disabilità, migliorando il coinvolgimento e la soddisfazione.
Legale: riduce il rischio di sanzioni e contenziosi. AgID infatti può infliggere sanzioni fino al 5% del fatturato aziendale, superando persino quelle previste dal GDPR.
Reputazionale: rafforza l'immagine aziendale e il posizionamento del brand.
Come creare un’esperienza digitale senza barriere
Per realizzare un ambiente digitale accessibile, le organizzazioni devono concentrarsi su tre aspetti.
Valutazione e ottimizzazione: analizzare le piattaforme digitali e i processi di generazione e pubblicazione dei contenuti digitali per individuare criticità e aree di miglioramento, attuando interventi mirati.
Accessibility by Design: sviluppare soluzioni digitali che incorporino l'accessibilità fin dalle prime fasi di design, assicurando un'esperienza intuitiva e inclusiva per tutti gli utenti.
Conformità e governance: garantire il rispetto degli standard internazionali, come le WCAG, attraverso monitoraggi continui e aggiornamenti regolari, per mantenere un alto livello di accessibilità nel tempo.
Evitare soluzioni temporanee: il limite degli overlay
L’adozione di strumenti di overlay per migliorare l’accessibilità può sembrare una soluzione rapida, ma non risolve le vere barriere digitali.
Secondo la Commissione Europea, gli overlay non garantiscono un’esperienza inclusiva e possono addirittura compromettere l’utilizzo delle tecnologie assistive e aumentare i rischi legali e reputazionali.
L’accessibilità digitale deve essere quindi parte integrante della strategia aziendale, con soluzioni scalabili e sostenibili nel tempo, evitando scorciatoie dannose e inefficaci.
Accessibilità come leva strategica: il ruolo del partner per un impatto concreto
Per ottenere benefici tangibili, le aziende devono saper integrare governance, design e tecnologia in modo sinergico.
Collaborare con un partner esperto in user experience (UX), user interface (UI) accessibili e accessibilità documentale, consente di implementare soluzioni che rispondano agli standard internazionali e migliorino davvero l’usabilità dei contenuti digitali.
Le aree strategiche su cui agire sono:
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Cultura e formazione: diffondere una cultura dell’accessibilità a tutti i livelli aziendali, fornendo le competenze necessarie per integrare l’inclusione nei processi digitali.
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Governance e compliance: assicurare un allineamento continuo agli standard internazionali, con monitoraggio proattivo e aggiornamenti regolari per garantire la conformità nel tempo.
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Assessment e remediation: identificare le criticità e implementare interventi mirati, garantendo un miglioramento progressivo e misurabile delle esperienze digitali.
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Design inclusivo: progettare interfacce accessibili e intuitive che eliminino le barriere all’interazione, migliorando la fruibilità dei servizi per tutti gli utenti.
Abbiamo affiancato e continuiamo a supportare le organizzazioni nell'affrontare le sfide dell'accessibilità digitale, ottimizzando l'esperienza utente, garantendo l'accessibilità documentale e la conformità alle normative.
Se desideri scoprire come l'accessibilità digitale può favorire la tua azienda, non esitare a contattare i nostri esperti.
