Euro digitale: cos'è e come funziona la moneta elettronica della BCE


Andrea Ferretto Parodi, Head of Innovation di GFT Italia - che è fra i partner coinvolti dalla BCE nello sviluppo dell’Euro digitale - illustra le direttrici fondamentali dell’iniziativa: il progetto mira a costruire un’infrastruttura sicura, accessibile e non speculativa, emessa direttamente dalla BCE, e in grado di coesistere con le modalità di pagamento già in uso, offrendo un'opzione in più ai cittadini, anche a chi non possiede un conto bancario.
Diversamente dalle criptovalute, l’Euro digitale sarà ancorato al valore dell’euro, privo di fluttuazioni, e sarà progettato per garantire elevati standard di privacy e sicurezza, con un impianto normativo definito a livello europeo. Questo lo renderà una forma di denaro pubblico affidabile, trasparente e stabile.
La fase attuale, che si concluderà entro ottobre 2025, prevede la definizione dell’architettura tecnica e delle regole operative. Seguirà una fase politico-istituzionale decisiva per il varo normativo, cui faranno seguito - a partire dal 2026 - sperimentazioni pilota su scala limitata.
GFT Italia, nello specifico, è impegnata nello studio di casi d’uso avanzati nella mobilità, come pagamenti condizionati al passaggio nei trasporti pubblici o al casello autostradale, abilitati da tecnologie programmabili.
Quale sarà l’impatto concreto dell’Euro digitale? Scoprilo leggendo l’intervista completa su Italia Oggi.

