Le conseguenze dell’Euro Digitale sulle banche commerciali e la risposta della BCE
Fino a qualche anno fa, un buon numero di banche italiane, mostravano una certa apprensione per il progetto della BCE dell’Euro Digitale, legate alla perdita di valore complessivo dei depositi e alla diminuzione del proprio ruolo di intermediari tra cittadini e banche centrali. Infatti, un recente rapporto di Mediobanca considera i vari scenari dell’impatto dell’Euro Digitale stimando una perdita tra il 5% e il 20% dei profitti per le banche commerciali.
Tuttavia, la BCE si è mossa molto cautamente nei confronti del mercato e degli utenti, parlando dell’Euro Digitale come di un’alternativa al sistema tradizionale e non come di un suo sostituto. Ha definito e proposto una serie di use-case limitati e aderenti a scopi precisi; ha dichiarato ufficialmente i limiti del portafoglio in Euro Digitale; ha definito meccanismi di waterfall, ossia di riversamento verso conti correnti privati in caso di superamento della soglia del wallet dell’Euro Digitale.
Inoltre, la BCE fornirà gli strumenti alle banche commerciali per mettere a disposizione dei propri clienti l’Euro Digitale all’interno delle applicazioni di online banking (APP su dispositivi mobili e desktop) sfruttando la capacità delle banche commerciali di essere più vicine alla clientela con sistemi di banking consolidati (vedi ad esempio la profilazione KYC-Know Your Customer).
Lo sviluppo della moneta programmabile, un’opportunità per le banche
L’Euro Digitale può configurarsi come un’opportunità per le banche commerciali, permettendo di offrire servizi a valore aggiunto basati sulla moneta digitale per compensare la perdita di profitti su depositi e transazioni.
Uno di questi vantaggi potrebbe consistere nell’offrire servizi legati alla moneta programmabile, un tipo di valuta che può essere utilizzata in applicazioni digitali chiamati contratti intelligenti (smart-contract). Gli smart contract sono contratti auto eseguibili su blockchain in presenza di determinate condizioni predefinite e hanno un ruolo cruciale nell’abilitare l’utilizzo del denaro programmabile.
La moneta programmabile è un fattore chiave per le applicazioni di Decentralized Finance (DeFi): gli smart contract consentono la creazione di piattaforme decentralizzate di prestito e scambio, in cui i clienti possono interagire con i servizi finanziari, senza la necessità di intermediari tradizionali come le banche. Il denaro programmabile può essere utilizzato per rappresentare e scambiare asset del mondo reale – come immobili, opere d’arte e azioni – attraverso token su piattaforme blockchain.
Resta da capire se effettivamente l’Euro Digitale sarà in grado di abilitare la moneta programmabile. Per questo è necessario identificare le infrastrutture, le tecnologie, e le interfacce (API) che dovranno essere realizzate dal pubblico-privato per abilitare i servizi a valore aggiunto della digitalizzazione della moneta.