IBM Application System/400
Sono nate nuove e più evolute soluzioni, a prescindere dalle dimensioni dell’azienda e per ogni tipo di esigenza. Ne è un esempio la tecnologia Cloud, la cui architettura avanzata consente di garantire una maggiore elasticità nella gestione dei carichi e dei picchi di lavoro, dell’elaborazione dati, oltre che per le problematiche di cyber-sicurezza.
Il futuro è in Cloud
L’AS/400, o IBM i come si chiama ora, è una famiglia di computer prodotta da IBM, adatta all’esecuzione di programmi di gestione aziendale. Si tratta di un server multiutente di “classe midrange”, capace di supportare più utenti contemporaneamente, con una potenza di calcolo maggiore rispetto ad una workstation.
Una tecnologia oramai datata, che però è ancora utilizzata dalla maggior parte delle aziende di piccole e medie dimensioni, ovvero quelle che rappresentano il cuore del tessuto economico italiano. Ed infatti, gli attuali investimenti a livello globale puntano su architetture software più innovative come il Cloud. La stessa IBM si è evoluta, rinnovando la propria offerta e investendo su un tipo di tecnologia decisamente più accattivante.
I vantaggi di una piattaforma su Cloud sono facilmente individuabili. Il primo è il saving: il sistema AS/400 è molto costoso e necessita di aggiornamenti, manutenzione e della sostituzione di componenti hardware, mentre la migrazione su Cloud non risente di questo problema. Il secondo consiste in un più rapido aggiornamento delle competenze di gestione del sistema. Infatti, le skills necessarie per operare su una tecnologia Cloud sono facilmente ottenibili con pochi corsi specifici e le competenze necessarie a gestire e far evolvere il sistema AS/400 saranno sempre più rare Un terzo vantaggio è l’upgrade del livello di sicurezza in fase di back-up e nella business continuity.
Ѐ importante ricordare come un sistema più moderno come il Cloud possieda un’alta affidabilità, nella conservazione dei dati, poiché permette di duplicarli praticamente senza un limite. Una caratteristica che permette di prevenire episodi di disaster recovery in caso di crash del sistema, furto o blocco di operabilità dei dati aziendali e delle operazioni informatiche.
Infine, la possibilità di spostare tutto su un ecosistema open consente l’utilizzo di linguaggi di programmazione e framework più moderni e funzionali, come Java, Java Script, Python, Angular e perché permette di sfruttare la semplicità di integrazione di database come Oracle o SQL Server.
Ma in Italia a che punto siamo?
Sappiamo che negli Stati Uniti i progetti sono tantissimi, diverse centinaia, che coinvolgono anche diversi enti pubblici. In Europa, la situazione è definibile come work in progress, poiché la transizione è in atto, ma con diversi livelli raggiunti dai vari Stati. Tra le aziende che hanno compreso per prime questi vantaggi troviamo soggetti che operano principalmente in Gran Bretagna e Germania.
Come sappiamo tutti, il mercato delle aziende italiano è costituito principalmente da piccole e medie imprese, alcune delle qualiancora utilizzano il sistema AS/400. Se analizziamo i vari settori, quello del Fashion possiede ancora delle applicazioni collegate al vecchio sistema. Ma non è l’unico, l’industriale-manifatturiero e persino il finanziario hanno aziende che si basano ancora sul sistema AS/400.
Un tema particolarmente sentito in Italia e una criticità per molte aziende che, grazie ai vantaggi ottenibili dalla migrazione su Cloud, potrebbero diminuire i rischi di attacchi hacker e aumentare la sicurezza.
Anche se l’AS/400 nativamente è un sistema sicuro, ilCloud può addirittura aumentare i livelli di sicurezza grazie agli investimenti in fatto di protezione dei dati. Infatti, si è visto come sia molto improbabile un security breach su questo tipo di piattaforma e che gli atti di pirateria informatica si concentrano maggiormente sui data center tradizionali. Inoltre, riuscire a penetrare un sistema Cloud è molto più difficile per via del supporto di grandi società tecnologiche (BigTech), per non parlare del settore pubblico che deve proteggere i database nazionali.
Altre caratteristiche del sistema Cloud sono ed elasticità. Il tempo di lavorazione dei dati, la gestione dei momenti di picco e gli upgrade di memoria non rappresenterebbero più un problema per le aziende, in quanto completamente risolti da questa nuova soluzione. In questo modo, si ottimizzerebbero costi, tempi e, soprattutto, consumi energetici. In un momento in cui il prezzo dell’energia elettrica è aumentato considerevolmente, queste valutazioni sugli aspetti informatici possono avere enormi ricadute sul bilancio aziendale.
Ma affidabilità e resilienza sono tra le principali peculiarità del Cloud, che sono “out of the box” per come il sistema è stato progettato e realizzato sin dall’inizio. Per non parlare delle infinite opportunità sui temi integrazione applicativa, containers, integrazione nativa con data big-data o con sistemi evoluti di intelligenza artificiale / machine learning.
In futuro non potremo più permetterci di ignorare che questo passaggio storico tra due tecnologie stia già avvenendo mentre parliamo. Per rimanere competitiva nel mercato in cui opera, un’azienda deve essere pronta ad “intercettare” il trend della digitalizzazione assieme alle risorse che, anche a livello europeo, vengono stanziate in favore delle imprese su questo tema. Il livello di sviluppo tecnologico raggiunto negli ultimi anni, già ora, ci permette di ottenere ottimi risultati in termini di business. Risultati che vanno incontro agli obiettivi strategici delle aziende nel breve, medio e lungo periodo sul tema ITC.
Occorre quindi non “rimanere indietro” nella competizione dei prossimi anni, dove il livello di digitalizzazione e la capacità di innovare saranno i fattori vincenti per la crescita di ogni singola impresa italiana.
GFT, insieme ai suoi partner Google Cloud e Infinite, illustrerà gli aspetti strategici per cui conviene la migrazione da AS/400 a Cloud.