ESG Taxonomy Alignment Tool

La complessità e la continua evoluzione delle normative ESG, e più nello specifico l’introduzione dello standard della Tassonomia UE, rendono questo compito ancora più impegnativo. Le banche non possono fermarsi alla semplice conformità del dato, ma devono riuscire ad ottenere informazioni dettagliate, avvalorate da documentazione formale, al fine di poter supportare la disclosure verso l’autorità di vigilanza e gli stakeholder. Inoltre, i processi legati alla sostenibilità devono essere robusti e strutturati per assicurare trasparenza e conformità, con un controllo adeguato e verificabile anche da enti terzi. 

In questo scenario, l'informativa del terzo pilastro prevede che le banche diano evidenza del loro Green Asset Ratio (GAR) e del Banking Book Taxonomy Alignment Ratio (BTAR), che si configurano come KPI essenziali per monitorare la sostenibilità del portafoglio crediti oltre a  fornire un’indicazione sintetica di quanto la banca stia allineando le proprie attività finanziarie agli obiettivi di sostenibilità. Ottimizzare questi indicatori è essenziale per le istituzioni, oltre che per assolvere ai suddettiagli obblighi normativi, anche per fornire informazioni significative a investitori, autorità di regolamentazione e clienti, favorendo la fiducia e dimostrando l'impegno per la sostenibilità a lungo termine. 

La conformità agli standard ESG non rappresenta quindi solo un obbligo, ma una leva strategica per rafforzare la sostenibilità e la reputazione aziendale. Adottare strumenti come il Taxonomy Alignment Tool di GFT è fondamentale per monitorare questi KPI, garantire la compliance e mantenere un vantaggio competitivo.