GreenCoding
E se il codice potesse contribuire anche a raggiungere gli obiettivi di sostenibilità – e migliorare la user experience nel processo?
Integrare lo sviluppo del software nel programma di sostenibilità è possibile – con GreenCoding. Consente di ridurre l'uso di energia e le emissioni di gas a effetto serra in tutta l'organizzazione e nella catena di approvvigionamento.
Su scala mondiale, ogni singola linea di codice di server e dispositivi consumer ha il potenziale di ridurre il consumo di energia e le emissioni.
GreenCoding si basa su principi architettonici ed è sostenuto da tre pilastri: la logica, la metodologia e la piattaforma utilizzata per scrivere, sviluppare ed eseguire il codice.
“Quando un millisecondo può valere 2 giorni? Ipotizzando che l'utente medio apra l'app quotidianamente, se si riduce la risoluzione delle immagini sullo schermo di un'app di mobile banking con 500.000 utenti, gli sviluppatori potrebbero risparmiare più di due giorni di tempo operativo all'anno.”
GreenCoding parte da tre principi architettonici:
- spegnere se inattivo. Significa progettare in modo che il software si spenga quando nessuno lo sta usando.
- Evitare il consumo impulsivo. Chiedersi se l'elaborazione in tempo reale o i contenuti dinamici siano sempre necessari.
- Concentrare il proprio investimento in tempo ed energia. Guardare il quadro generale per vedere quali elementi hanno bisogno di più tempo ed energia.

I tre pilastri di GreenCoding
GreenCoding si basa su principi architettonici ed è sostenuto da tre pilastri: la logica, la metodologia e la piattaforma utilizzata per scrivere, sviluppare ed eseguire il codice.
1. Una logica più verde
In GreenCoding ogni decisione è importante. Anche una singola ottimizzazione potrebbe avere un impatto, se combinata con molte altre. Per una logica più verde, vediamo quattro aree importanti:
- contenuto visivo benefit-driven. Dare agli utenti ciò che vogliono, più velocemente, migliora la customer satisfaction, oltre a risparmiare tempo ed energia.
- Codice zero waste. Rimuovere il codice morto usando motori di tree-shaking e assegnare budget di dimensioni o prestazioni agli sviluppatori.
- Risorse a bassa impronta. Scegliere formati di file più semplici, API efficienti e un impacchettamento ottimizzato delle immagini.
- Frequenza d'uso e vicinanza. Le applicazioni Web progressive (PWA) e le reti per la consegna di contenuti (CDN) possono gestire la scadenza dei contenuti e ridurre la distanza fisica tra server e utente.
2. Una metodologia più green
- Feedback rapido, decisioni migliori. I metodi agili e lean possono semplificare l'adattamento del software per una maggiore efficienza, mentre l'integrazione continua e la continuous delivery permettono di visualizzare l'impatto di ogni decisione di sviluppo.
- Output riutilizzabile. Il cuore dello sviluppo sostenibile del software è assicurare che i risultati dei progetti di GreenCoding siano ampiamente disponibili, all'interno e anche oltre le organizzazioni.
3. Una piattaforma più green
Per un'efficienza energetica ottimale, l'infrastruttura su cui gira il codice conta quanto il codice stesso.
- Utilizzo ottimale. Un basso utilizzo è il tipico risultato di una sovrastima durante la fase di pianificazione, con la conseguenza che possono risultarne sistemi molto più grandi del necessario.
- Configurazione precisa. Esaminare le opzioni di configurazione può rivelare inefficienze, per esempio la mancata abilitazione delle impostazioni di compressione HTTP2 o gzip.
- Metriche olistiche. Oltre alle richieste di energia dei server, le metriche dovrebbero estendersi a includere infrastrutture “nascoste”, come i dispositivi personali.
La sostenibilità in cifre
21%
L'informatica potrebbe soddisfare il 21% della domanda globale di elettricità entro il 2030
2 giorni
si potrebbe risparmiare riducendo la risoluzione di un'applicazione mobile con 500.000 utenti
Up to 99,9%
riduzione delle emissioni di CO2 utilizzando le migliori pratiche durante l'addestramento delle reti
40%
L'apprendimento automatico può ridurre la necessità di raffreddamento del datacenter del 40%